Monday, April 27, 2009

Accordo Fiat Chrysler: ci guadagnamo?



"La situazione in Usa non e' paragonabile al nostro Paese, li' il taglio del costo del lavoro si collega al nodo della protezione sociale, che e' praticamente inesistente"

"Piu' plausibile un raffronto con il Canada, che ha un sistema pensionistico e sanitario pubblico come il nostro: qui - spiega - vengono dimezzati i permessi retribuiti che passano da 80 a 40 ore, sono ridotti i benefits di sanita' integrativa, i nuovi assunti entrano con il 70% delle buste paga attuali con l'aumento del 5% annuo, quindi ci metteranno 6 anni per arrivare al livello salariale degli altri".
Tornando all'Italia, Masini critica il gruppo perche' in questa fase si muove solo all'estero. "In Canada garantisce il mantenimento delle fabbriche, per la Opel fa lo stesso - dice - il rischio e' che diventi sempre piu' internazionale trascurando proprio l'Italia. In questo conta anche la latitanza del governo: chiediamo che apra un tavolo di confronto con sindacati e azienda per salvaguardare la presenza italiana. Fiat ha il monopolio anche di camion, trattori e altri prodotti se si ridimensiona, allora ridimensiona l'intero settore", conclude.

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